Anton Corbijn, un nome che la dice lunga nella storia dei Depeche Mode.
Dal 1986 ha curato la parte artistica e visiva legata alla band, dai video alle foto, dalla creazione delle copertine alla realizzazione dello stage design nonchè i filmati dei concerti. Lo si può considerare ormai come il quinto membro dei DM, l'uomo che ha creato le icone diventate simboli indelebili nella memoria dei fans e nella storia discografica della band.
Il 29 Agosto 2008 ad Alessandria, Freeangel ha incontrato Anton in occasione della consegna del premio 'Alessandria città della luce' presso Cittadella -Biennale di Alessandria dove è in corso una mostra fotografica 'C(Orbijn) & I' con alcuni dei suoi più celebri autoritratti. |
'Strangers'
autografato da Corbijn
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La premiazione si è svolta nella fortezza militare di Cittadella, suggestiva e insolita location che ha saputo ricreare un'atmosfera intima nonostante l'austera architettura. Un Corbijn soddisfatto ha accolto con piacere il premio conferitogli dal Direttore Artistico, Sabrina Raffaghello, che ha desiderato profondamente la presenza di Anton per inaugurare l'edizione 'zero' della Biennale di Alessandria dedicata alle forme del tempo ('Shapes of Time' appunto il titolo della mostra) di cui Anton ne è abile rappresentante attraverso le sue foto, i suoi video.
Alla fine della performance Queens proposta da Barbara La Ragione, ci siamo avvicinati ad Anton per un'aperta chiaccherata e senza timore ha rivelato di essere al lavoro per la copertina del nuovo album dei Depeche Mode, prendendo ispirazione dalle nuove e ancora inedite canzoni. Addirittura ci ha informato di aver lavorato sul progetto proprio in mattinata e probabilmente si occuperà della progettazione del palco per il prossimo tour ma è ancora tutto da confermare.
Anton ha autografato i vari cimeli portati dai Depeche Mode devotees presenti alla serata e con curiosità ha sfogliato le pagine del tourbook dell'era Devotional e del World Violation Tour quasi stupito di quanti anni fossero passati dalle sue creazioni.
Dopo le foto di rito, Freeangel ha voluto sfidare l'impossibile chiedendo a Corbijn di mettersi all'opera scattando lui stesso una foto alla sottoscritta. Non ha perso tempo e ha estratto il premio appena ricevuto dalla custodia che teneva sotto braccio attirando la curiosità dei presenti nel vedere l'artista all'opera. Anton mi chiede di posizionarmi sotto il neon, e dopo aver curvato la schiena per mettere a fuoco pone il premio davanti all'obiettivo cercando di creare un effetto specchio per riflettere la posa che aveva richiesto. Il risultato lo potete vedere sotto con alcune foto e video 'behind the scenes'.
Anche quest'ennesima avventura si è conclusa con grande soddisfazione e attesa per le nuove creazioni depechemodiane che ci attendono a breve.
Un ringraziamento sentito e dovuto và a Sabrina Raffaghello per la sua infinita disponibilità e per aver reso possibile questo incontro, Elisa, Elena, Luciano, Ivan, Patty e Pao.
Infine, grazie a Anton Corbijn per la disponibilità e la sua umana semplicità.
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